Discriminazione antisemita e islamofobia in Europa, ecco il tema del nostro prossimo scambio giovanile

ImmagineSecondo una ricerca del think tank dell’UE, la popolazione ebraica nell’Unione Europea è in declino, scesa da circa 1,12 milioni nel 2009 all’ 1,08 milioni nel 2017. Anche la comunità ebraica francese, la più numerosa in UE, è diminuita, passando da circa 500.000 nel 2002 a 456.000 nel 2017.

L’emigrazione, principalmente verso Israele, è il principale fattore alla base della tendenza, che si è intensificata negli ultimi anni, sotto forma di «negazione e banalizzazione dell’Olocausto, glorificazione del passato nazista, sentimento antisemita dovuto alle leggi sulla restituzione delle proprietà e odio a causa delle politiche israeliane. Include violenza verbale e fisica; minacce; insulti di ebrei che vanno a sinagoghe; molestie contro i rabbini; ripetuti attacchi agli ebrei con simboli della loro religione; incitamento all’odio; bullismo antisemita nelle scuole; e danni alla proprietà, compreso l’incendio doloso».

Lo studio eseguito dal think tank dell’UE sostiene che, mentre nel secolo scorso gli ebrei furono perseguitati come una minoranza religiosa perché considerati una minaccia per lo stato, oggi gli ebrei sono presi di mira principalmente a seguito di quello che succede in Medio Oriente, anche se rimangono sentimenti antisemiti che ruotano attorno all’Olocausto.Immagine2

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, – ricorda lo studio – ha incoraggiato gli ebrei francesi a venire in Israele dopo gli omicidi in a supermercato kosher a Parigi nel gennaio 2015, quattro anni dopo un attacco mortale a una scuola ebraica a Tolosa. Molti hanno pensato di seguire il suo consiglio, anche se alcuni alla fine tornano. Secondo un sondaggio del 2018 sull’antisemitismo in 12 Stati membri dell’UE, il 28% degli intervistati ha sperimentato una forma di antisemitismo molestie in 12 mesi prima del sondaggio. I numeri possono sottovalutare la realtà, dal momento che otto su dieci i rispondenti (79%) delle vittime non segnalano reati di odio antisemiti.

Nel 2018, la FRA, Agenzia europea dei diritti fondamentali, ha condotto una seconda indagine sui reati di discriminazione e di odio (primo sondaggio nel 2013) e ha raccolto dati sulle percezioni della discriminazione degli ebrei in 13 Stati membri. Conferma che l’antisemitismo è ancora preoccupante nell’UE, dove il 28% degli ebrei ha subito molestie almeno una volta nell’ultimo il 70% considera gli sforzi per contrastare l’antisemitismo inefficace e il 38% si sente insicuro. Per questo motivo, il 34% evitare eventi e siti ebraici e considerare di emigrare. Per l’89%, internet e social media sono i più problematico in questo contesto.

Nel settembre 2015 il Parlamento ha adottato una risoluzione sui diritti fondamentali nell’UE, che si occupa dell’aumento dell’antisemitismo e della negazione dell’Olocausto, così come il crescente numero di ebrei che hanno intenzione di andarsene Europa. Ha, inoltre, invitato gli Stati membri e la Commissione ad adottare politiche per combattere tutte le forme di razzismo, compreso l’antisemitismo. Due mesi dopo, nella sua risoluzione sulla prevenzione della radicalizzazione, ha considerato che la lotta contro la discriminazione, in particolare l’islamofobia e l’antisemitismo, è complementare alla prevenzione dell’estremismo terroristico. Una risoluzione del giugno 2017 sulla lotta all’antisemitismo invita gli Stati membri a combattere l’incitamento all’odio antisemita nei social media, a fornire formazione adeguata per gli organismi preposti all’applicazione, per promuovere l’educazione sull’Olocausto e per la raccolta dati affidabili e comparabili sui reati di odio. Al fine di facilitare l’applicazione della legge negli Stati membri, il Parlamento invita loro e l’UE ad adottare la definizione operativa di antisemitismo fornita dall’Alleanza internazionale per il ricordo dell’Olocausto.

Partendo da queste evidenze, costruiremo un dibattito tra i giovani sangiorgesi e casertani di Koinokalò ed i loro coetanei francesi della Missione Locale des Bordes de Marne e tedeschi di Transaidency. L’appuntamento è a Berlino per la fine del mese di luglio.

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