25 Novembre sempre!

Oggi è la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne… oggi, come in tante altre giornate di commemorazione e ricordo, il grosso rischio è quello di cadere nella banalità di una frase già detta e di una foto già vista postata sui social tanto per dire l’ ho fatto anche io…
TROPPO FACILE!
La violenza contro le donne è un FENOMENO STRUTTURALE , radicato nella nostra società, e ce lo dicono i numeri relativi alle percentuali di omicidi che ogni anno sono in discesa mentre i femminicidi continuano ad aumentare di anno in anno.
DUNQUE, NON CHIAMIAMOLO EMERGENZA!
La violenza contro le donne si fonda sullo STEREOTIPO DELLA DONNA DOCILE E DELL’UOMO FORTE e questo stereotipo lo alimentiamo ogni volta che insegniamo alle nostre figlie che la donna deve essere sempre dolce e gentile e ai nostri figli che i maschi devono avere un carattere determinato e forte.
DUNQUE, DOBBIAMO CAPOVOLGERE I TRADIZIONALI PARADIGMI EDUCATIVI, dobbiamo dare ai nostri figli esempi di donne libere, determinate a raggiungere i loro scopi, raccontare loro che esistono donne capaci di uscire dalle macerie delle loro relazioni, dobbiamo presentare loro storie di uomini sensibili, rispettosi della libertà altrui, uomini capaci di reggere il confronto con una donna affermata nel lavoro o che vuole potenziare la propria individualità.
DOBBIAMO LIBERARE LE DONNE DAL CAPPIO DEI CODICI DI BELLEZZA e raccontare le donne reali, le operaie, le panettiere, le camioniste, le rugbyste, tutte quelle donne consapevoli e libere da quella spada di Damocle che è la sottocultura del ruolo femminile tradizionale.
DOBBIAMO SPOSTARE L’ATTENZIONE DI VOLTI TUMEFATTI DELLE DONNE AGLI ATTORI DELLE VIOLENZE. Chi sono, perchè lo hanno fatto? Dobbiamo ricostruire e raccontare anche le loro storie, capire i loro vissuti, non certo per giustificarli, no, ma per offrire alle donne dei copioni già vissuti in cui possono rivedere se stesse e trovare la forza per uscirne.
MA DOBBIAMO DARE ALLE DONNE ANCHE TESTIMONIANZE POSITIVE, perchè raccontare le storie di chi ne è uscita viva, e che lo ha fatto grazie all’aiuto dei
centri di ascolto, delle forze dell’ordine, delle leggi, aiuta a creare la consapevolezza che le donne possono uscire dal loop dei maltrattamenti e delle violenze.
QUANTE COSE DOBBIAMO FARE…TROPPE…FATICOSE…E POI, COSA DIRA’ LA GENTE? “MA TU GUARDA QUELLA COME EDUCA I FIGLI!”…
E ALLORA TORNIAMO ALLA FACILE RETORICA DELLE CELEBRAZIONI NELLE DATE COMANDATE …

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